BARCIS 2024

BARCIS, 07 settembre 2024

L’ARTISTICA di MANIAGO ringrazia il Comune di Barcis, il sindaco Claudio Traina, l’assessore alla cultura Claudia Gasperini nonché Paolo Siega Vignut presidente della Pro Barcis che hanno accolto la proposta di realizzare la Rassegna d‘arte intitolata “STORIE DEI TEMPI ANDATI- VITE E MESTIERI IN VALCELLINA” nella sala espositiva della Casa dedicata all’alpinista e regista Mario Fantin, e ringrazia molto anche i 16 artisti che sono presenti con le loro opere:

Elisa Angioni
Patrizia Antonini
Adelia Colonnello
Deborah Ferrarini
Ivana Filippin
Emy Giacomello
Patrizia Giardina
Tiberio Giurissevich
Fulvio Moretti
Luciano Norio
Manuela Rovere
Ivana Rugo
Angela Simonut
Maria Zambon
Andrea Zorzetti

ed il nostro compianto Franco Tomasi (ringrazio molto la moglie Anna, per averci dato da esporre la bella opera eseguita da Franco).

Con l’arte ritorniamo un po’ al passato per dedicare, con quei sentimenti comuni, un ricordo ai tanti antichi mestieri, tipici di un mondo rurale, di un tempo non tanto lontano, che via via si sono modificati, adeguati negli anni, o del tutto scomparsi perché non più necessari o sostituiti dalle tecnologie moderne che ne hanno sicuramente allievato le fatiche ai nostri nonni e ai nostri genitori. Mestieri che si tramandavano da padre in figlio, lavori dignitosi che contribuivano a rendere la vita quotidiana, la società e l’economia di quel tempo molto diversa di quella attuale, dove quelle poche cose che la gente comune possedeva non venivano buttate ma bensì riparate. Persone che facevano anche tanta strada per praticare il loro lavoro come ad esempio gli spazzacamini o altri che andavano a fare lavori in campagna o le sedonere che facevano tanta strada, scendendo, anche per impervi sentieri, a valle dalla montagna per vendere tutti i mestoli, cucchiai ed altri utensili da cucina in legno che avevano prodotto i loro mariti durante l’inverno. Ambulanti come stagnini, riparatori di ombrelle ed altri che arrivavano nei vari paesi facendosi annunciare dal loro grido di richiamo: E’ arrivato l’arrotino ! è arrivato ….
Una mostra quindi per ricordare quelle persone che tanto avevano fatto per far vivere bene la gente dei loro tempi ma anche per raccontare ai giovani che esistevano questi mestieri e che il modo di vivere la vita era totalmente diverso, le persone avevano più modo di socializzare, si conoscevano di più fra loro, si trovavano ad esempio a portare il latte in latteria, univano le forze per lavorare nei campi, vivevano con più legami sociali, di certo c’era più povertà e più fatica e forse meno servizi ma credo che le persone sapevano aiutarsi tra di loro. Tutta un’altra realtà insomma dove venivano usati anche vocaboli pertinenti a quei mestieri (tipi di lavoro, attrezzature ed altro) e che anche questi se ne sono andati via con loro.